Come comportarsi dopo un intervento chirurgico

Nel cane e nel gatto dopo qualsiasi chirurgia oculare è assolutamente necessario mettere un collare elisabettiano e non toglierlo mai durante tutto il periodo consigliato dal chirurgo.
E’ infatti normale che un animale appena operato abbia lo stimolo a grattarsi l’occhio, specialmente dopo la somministrazione di colliri o pomate. Il collare elisabettiano impedisce all’animale di infliggersi autotraumatismi, deve essere di lunghezza appropriata (deve superare il naso di qualche centimetro) e va fissato infilando una fettuccia nei passanti in modo che non possa spostarsi troppo avanti e indietro.
Molti animali all’inizio si ribellano, o non riescono a fare i propri bisogni, ma con un pò di pazienza tutti si abituano.

E’ importante che le ciotole del cibo o dell’acqua vengano un po’ rialzate da terra e che siano di dimensioni ridotte, per rendere più facile l’assunzione del loro contenuto.

Porterete a casa il vostro animale già cosciente ed in grado di camminare, ma evitate di farlo salire nell’immediato su letti e divani, dategli o meno da mangiare e da bere secondo le indicazioni dell’anestesista (in genere, a parte i cuccioli e i diabetici, gli operati mangiano e bevono il giorno dopo l’intervento e in modo frazionato), controllate che orini e che vada d’intestino.

Riferite con solerzia, almeno telefonicamente, ogni sintomo per voi non regolare (abbattimento, appetito scarso, aspetto della parte operata non conforme a quanto spiegato dal chirurgo).

E’ normale che un occhio operato abbia delle secrezioni abbondanti che si seccano sul bordo delle palpebre dove possono esserci anche dei piccoli coaguli di sangue. Questo materiale può essere rimosso con estrema delicatezza, senza fare assolutamente pressione sul bulbo, con delle apposite salviette detergenti.

Somministrate con precisione e secondo le istruzioni ricevute.

Fate i controlli richiesti.

Al cavallo può essere messa un’apposita maschera protettiva.

In tutti gli animali bisogna continuamente controllare che i mezzi di protezione non creino delle lesioni cutanee che, specialmente in estate e nei cani a pelo lungo, possono passare inosservate e diventare ricettacoli per le larve della mosca carnaria.